V. 41 N. 1 (2021): Il corpo e la sua eccedenza
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La custodia terragna del corpo. Sulla corporeità  nel pensiero dell'evento di Martin Heidegger

Virgilio Cesarone
Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara
Il corpo e la sua eccedenza, The body and its surplus

Pubblicato 2021-06-25

Parole chiave

  • Body,
  • Hearth,
  • Art,
  • Truth,
  • Event

Come citare

La custodia terragna del corpo. Sulla corporeità  nel pensiero dell’evento di Martin Heidegger. (2021). Teoria. Rivista Di Filosofia, 41(1), 111-130. https://doi.org/10.4454/teoria.v41i1.122

Abstract

Il contributo cercherà di prendere in considerazione il cambiamento di prospettiva che si è verificato nel pensiero di Martin Heidegger in relazione all'accesso globale all'ente, avvenuto nel passaggio da una prospettiva orizzontale-trascendentale a una prospettiva segnata dall'incontro tra la proiezione del Dasein e la gettatezza dell'Essere. La chiave per sbloccare questa nuova comprensione è il concetto di “terra”, che Heidegger sviluppa, in primo luogo, nel suo saggio su L'origine dell'opera d'arte. La terra, in contrasto con il mondo, rimane quel terreno, mai completamente accessibile, che conserva e custodisce una verità nascosta. L'analisi di passi dei Contributi alla filosofia e di alcune pagine delle lezioni di Nietzsche confermeranno la lettura proposta: il corpo, al di là di ogni tentativo di renderlo pienamente misurabile e sfruttabile, rimane imperscrutabile sul terreno del sentirsi corpo, che deve essere allocato nel Dasein. Questo porterà Heidegger a collegare la corporeità dell'essere con il darsi dello spazio, cioè con il darsi della Lichtung della verità dell'essere.