Questo corpo che dunque sono

Abstract

È evidente che, nell'ultimo secolo, il corpo ha trovato una centralità spesso precedentemente trascurata, se non direttamente negata, dalla nostra tradizione di pensiero. L'obiettivo dell'articolo non è quello di produrre una rassegna storiografica delle principali analisi filosofiche che sono state condotte sul corpo, nella nostra contemporaneità. Piuttosto mi interessa, in questa sede, delineare un tentativo di filosofia pratica. Cercherei di applicare alcuni dei principali concetti elaborati da Deleuze e Guattari (Corpo senza organi, divenire-altro, processi di individuazione, de-territorializzazione e ri-territorializzazione) e da Foucault (tecnologie del sé e pratiche di assoggettamento, uso dei piaceri) al mio corpo così come è stato vissuto nell'intero processo di crescita, a partire dal concetto kierkegaardiano di occasione. Un tentativo di filosofia pratica, dunque, proprio perché si propone di immanentizzare nella (mia) carne e nella pratica l'insieme di nozioni e categorie proposte da Deleuze e Foucault sul corpo, la carne e i processi di soggettivazione e modificazione. Nel delineare questa ricerca saranno analizzate e utilizzate alcune delle principali analisi filosofiche del Novecento dedicate specificamente all'analisi della corporeità (Merlau-Ponty, Nancy, Sartre, Deleuze e Foucault); ma utili spunti saranno tratti anche da autori che non hanno dedicato molta attenzione a questo tema (Wittgenstein e Stirner). Verrà inoltre introdotta una tripartizione del corpo, che verrà suddiviso e analizzato a partire da tre elementi: l'organismo, la carne e le aree di saturazione. Alla fine dell'articolo, torneremo al corpo intero così come è stato inteso all'interno della mia pratica di soggettivazione.